La corsa all’e-commerce
Mentre i brand si adoperano per consolidare la propria presenza digitale, Mastercard SpendingPluse registra un incremento del 49% nelle vendite onlineanno dopo anno. “L’e-commerce è oramai responsabile di un dollaro speso su cinque, un aumento da circa il 13% della spesa retail totale nel 2019” (BoF).
La consapevolezza che l’e-commerce è diventato un percorso essenziale per il commercio ha permeato l’intero mondo del business, fino ai livelli più alti. Questo autunno, il Ministro dell’Economia francese ha lanciato un appello per realizzare un censimento delle soluzioni digitali esistenti che potrebbero aiutare i commerci locali a svolgere la loro transizione digitale (Le Figaro).
Di fatto, non solo i negozi più piccoli ma anche brand importanti e affermati sono stati messi in seria difficoltà dalla pandemia: nella rinomata strada dei Champs Elysées, a Parigi, le vendite sono diminuite di ben 51% durante il primo semestre 2020 (Procos).
I vincitori
Visto che le persone sono state obbligate a passare più tempo a casa, una delle categorie che ha maggiormente raccolto i benefici del lockdown è stata quella dei prodotti per la casa , attrezzi per il fai-da-te e decorazioni varie (Usine Digitale).
Durante i saldi del Black Friday, il gigante dell’e-commerce Amazon ha visto un incremento in tali prodotti ma anche nella categoria dei vestiti “loungewear” da portare in casa.
Il caso Amazon
Come scrive TechCrunch, “Amazon ha continuato a raccogliere i frutti di una società sempre più dipendente dall’e-commerce – una tendenza ulteriormente enfatizzata dalla pandemia di Covid-19”.
Il gigante dell’e-commerce Amazon ha, in effetti, “schiacciato le aspettative degli analisti” realizzando “incassi netti di 6.3 miliardi di dollari nel terzo trimestre [del 2020]”.
Un rimpasto nel Lusso
Prima del Covid-19, le vendite online erano ancora un fenomeno tutto sommato marginale nel mondo del Lusso, di preciso rappresentavano il 12% del totale delle transazioni (BCG). Tuttavia, durante e dopo il lockdown l’e-commerce è diventato un canale chiave per i venditori, spesso l’unico che è rimasto – o che è diventato – fonte di profitto.
In parallelo, i colossi del Lusso LVMH, Yoox-Net-a-Porter e MatchesFashion hanno tutti apportato cambiamenti importanti nei loro team di dirigenti e-commerce, il che riflette l’evoluzione delle priorità nell’ecosistema del Lusso (Bof). Mentre molti paesi si trovano ad affrontare una seconda, o terza ondata, e continuano a mantenere le misure di distanziamento sociale e pratiche di shopping responsabile, l’e-commerce ricoprirà un ruolo sempre più centrale nelle vite dei consumatori del Lusso, e quindi nelle strategie dei brand che desiderano soddisfarli.
In sintesi
“I principi chiave per gestire il cambiamento saranno la flessibilità e l’agilità, assieme alla resilienza operazionale – un’abilità critica in un ambiente incerto.
Per informare il processo decisionale, ci aspettiamo che i dati e gli analytics giochino un ruolo sempre più importante, aiutando le imprese a monitorare i cambiamenti della domanda attraverso le zone geografiche, le categorie, i canali e i value segments” (BoF – McKinsey).
In questa missione, i marketplace possono rivelarsi come un punto di contatto chiave tra i brand e i consumatori. I retailer possono in effetti trarre vantaggio dall’esperienza dei marketplace, le loro vaste basi di clienti e la loro esperienza di shopping curata al fine di mettere in risalto i propri prodotti e controllare il go-to-market in tutte le sue sfaccettature.