Dalle quinte alla ribalta
Quando il prestigioso retailer americano J.Crew rese noto il suo progetto di ristrutturazione nel 2017, il CEO Millard Drexler si assunse clamorosamente la responsabilità per non avere aiutato l'azienda a salire prima sul carro del cambiamento tecnologico. "Il cambiamento non è mai stato rapido come oggi", disse. "Se potessi ritornare indietro di 10 anni, alcune cose le farei molto prima". Se uno come Dexter, il "Re del retail", considerato da molti il fautore della rinascita nei primi anni ‘90 di GAP e Ann Taylor, fa una simile dichiarazione, il mondo si siede e ascolta.
Drexler ha ragione. La tecnologia digitale è diventata il nuovo elemento propulsore del fashion. I creativi stanno passando il testimone della leadership ai responsabili dell'automazione delle operazioni di back office. Con l'affermarsi dei social media e dell'e-commerce, sono i consumatori che dettano le tendenze e scandiscono il passo all'industria. Le aziende faticano a tenere il ritmo, incapaci di dare un senso a big data, machine learning, AI e IoT. Ingenti volumi di dati strutturati e non strutturati affluiscono dai più svariati sistemi IT, come ERP, DAM, PLM o PIM, i tempi sono stretti e spetta ai CIO salvare la situazione. Devono permettere all'azienda di prendere decisioni consapevoli utilizzando gli strumenti giusti per aggregare, filtrare, organizzare e analizzare i dati.
Ma prima di tutto, occorre che i dirigenti guardino con occhi diversi alla funzione di questi professionisti, assegnando all'IT un ruolo primario. In passato, i CIO erano considerati come pompieri, la cui opinione veniva sollecitata solo in caso di emergenze tecniche. Oggi, la mentalità è cambiata. Ormai, i CIO devono prendere parte ai grandi processi decisionali fornendo ai loro dirigenti spunti chiarificatori e lungimiranti.
Grandi ambizioni: il nuovo ruolo dei CIO
Può sembrare ironico, ma sono anche gli stessi CIO che devono cambiare mentalità per occupare la posizione che gli spetta nella nuova gerarchia del fashion. Per diventare grandi, devono pensare in grande. Secondo un recente studio di Forbes Insights, cinque anni fa i CIO ritenevano che la loro capacità più importante fosse la competenza tecnologica. Oggi, invece, attribuiscono un maggior valore alla capacità di contribuire alla strategia aziendale. Ciò che davvero sorprende di questo studio è che il 70% dei CIO intervistati è convinto di essere il candidato ideale al ruolo di CEO, dal momento che la tecnologia è diventata una priorità per le aziende. Questo è un momento di svolta per i CIO, i quali hanno smesso di vedere sé stessi come semplici leader dei team IT. Oggi, hanno tutte le carte in regola per diventare leader delle proprie aziende.
Per i CIO è il momento della leadership. I CIO non devono sottrarsi alle nuove responsabilità e sfide. Al contrario, devono proporre all'azienda una visione per mettere in discussione lo status quo. Devono creare un solido team di esperti IT in grado di realizzare le loro strategie e trovare fornitori le cui soluzioni e competenze si adattino meglio alle esigenze aziendali.
Sarebbe un peccato non cogliere questa occasione. Perché con le tecnologie e gli strumenti giusti, i CIO possono aiutare le aziende a:
- Liberarsi dei problemi operativi
- Mettere a disposizione dei professionisti del fashion applicazioni adeguate
- Scongiurare i rischi per la sicurezza dei dati
- Facilitare la collaborazione semplificando i processi IT
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