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Le 3 principali sfide per i product manager di oggi

In che modo la crisi del COVID-19 e il nuovo calendario del fashion stanno trasformando il processo di sviluppo prodotto

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SOMMARIO:

  • Il comportamento dei consumatori di fashion è destinato a cambiare per effetto della crisi del Covid-19
  • L'emergere di un calendario del fashion non tradizionale creerà nuove sfide per i responsabili dello sviluppo prodotto
  • Leggi questo articolo per altre informazioni dettagliate.

 

La crisi del Covid-19: la necessità di un'urgente trasformazione nel fashion

"Il coronavirus rappresenta per il fashion anche un'opportunità per reimpostare e riplasmare completamente la catena del valore, per non parlare della possibilità di ripensare i valori in base ai quali misuriamo il successo delle nostre azioni."
 – The Business of Fashion, ‘Aggiornamento sul coronavirus"

La crisi senza precedenti del Covid-19 ha colpito il settore del fashion a ogni livello, dagli assistenti di vendita nei negozi di Parigi fino al lavoratori in Bangladesh.  Secondo The Business of Fashion, è previsto per quest'anno un calo delle entrate globali nell'ordine del 27-30%[1]. Prima della pandemia, termini come ‘sostenibilità’ e ‘trasparenza’ facevano già parte del lessico di ogni consumatore. E con l'incertezza economica attuale, i consumatori diventeranno sempre più attenti ai prezzi e consapevoli dell'impatto globale delle loro decisioni d'acquisto. Per le aziende del fashion, questa crisi è, in un certo senso, un incitamento a ripensare sé stesse e le loro pratiche aziendali. La pandemia di COVID-19 ha solo portato alla luce i molti problemi con cui le aziende del fashion si stanno confrontando da anni, senza peraltro risolverli: sovrapproduzione, inquinamento, costo della manodopera, mancanza di trasparenza, disintegrazione della catena del valore… e l'elenco potrebbe continuare.

Il tradizionale calendario del fashion stava già iniziando a cambiare prima della crisi sanitaria e subirà una drastica trasformazione durante questo periodo. Già in precedenza, start-up e nuovi brand avevano rivoluzionato il settore presentando i prodotti a una velocità determinata dalle esigenze dei consumatori, rendendo il panorama del fashion più irregolare e variegato. Altrettanto avevano fatto brand più piccoli e indipendenti, come Everlane e Bonobos[2] i quali prosperavano commercializzando i loro prodotti uno alla volta. Questo modo di produrre più ecologicamente sostenibile, redditizio e socialmente etico non cambierà. Anzi, è destinato a diffondersi sempre di più.

Con un ritmo di produzione così irregolare, i product manager dovranno vedersela con carichi di lavoro di natura differente, gestendo allo stesso tempo molti mix di prodotti diversi in vari volumi. I team di sviluppo prodotto sono il cuore e l'anima di ogni azienda e comunicano con designer, merchandiser, produttori e venditori per trasformare le idee in realtà. Dietro ogni successo di vendita, c'è un team di sviluppo prodotto efficiente. Il successo di un'azienda nell'adattarsi a un nuovo ambiente di business dipende prevalentemente dalla capacità dei product manager di aiutare i membri dei propri team a collaborare meglio, al contempo semplificando e velocizzando le loro attività.

Le 3 principali sfide per i product manager di oggi

Per il nostro ultimo articolo, “Come una nuova generazione di sviluppatori di prodotto sta guidando il cambiamento e l'innovazione”, abbiamo cercato di capire, insieme ad alcuni esperti e clienti Lectra, quali sono le principali sfide per i product manager di oggi. Sulla base delle loro conoscenze e osservazioni,  articoli scientifici e case study molto conosciuti, abbiamo identificato tre problemi principali che i product manager devono affrontare:

Aumento dei resi nei punti vendita

Secondo WhichPLM, i capi resi sono circa il 25%, il che comporta perdite enormi per le aziende[3]. E la ragione più citata dai clienti è la vestibilità. Come dicono gli economisti, non esistono cose come i pranzi gratis. I consumatori forniscono dati perché in cambio si aspettano prodotti migliori. I product manager necessitano di feedback e dati accurati dai consumatori finali per modificare le loro tabelle misure, in modo da migliorare costantemente la vestibilità. Devono anche collaborare con i fornitori e i partner esterni per decidere quali tabelle taglie utilizzare, studiando la morfologia del consumatori. In un contesto globale, il problema è più complicato perché un'azienda potrebbe ricorrere a più fornitori con diversi sistemi per lo sviluppo di taglie e modelli. Devono essere certi di avere un linguaggio in comune con i propri fornitori prima di inviare loro i tech pack.

  1. Diversi processi di sviluppo e commercializzazione delle collezioni

Secondo McKinsey & Company, le aziende di oggi utilizzano quattro processi di commercializzazione per produrre simultaneamente varie collezioni in diversi volumi[4]:

  • Il processo di collezione stagionale per le collezioni standard;
  • La fase Read and React, in cui le aziende producono più capi best seller dopo avere analizzato i dati dei punti vendita;
  • Fast track, una rapida fase di progettazione e sviluppo al di fuori del normale processo di commercializzazione; e
  • Never out of stock (NOOS), che prevede il rifornimento continuo dei prodotti non stagionali.

I product manager devono essere flessibili e agili nel gestire  simultaneamente i diversi processi, soprattutto la fase Read and React. È importante notare che, con la sola eccezione delle collezioni stagionali, questi processi hanno generalmente inizio quando gli articoli sono già sugli scaffali. Con informazioni che provengono da entrambe le estremità della supply chain, i product manager devono sapere quali materiali ordinare e su quali prodotti concentrarsi. Le loro librerie BOM devono essere il più possibile organizzate e strutturate  per velocizzare il processo decisionale e consentire l'invio immediato dei tech pack ai fornitori o ai team di produzione.

 Sostenibilità ambientale

L'industria del fashion è responsabile di oltre il 10% delle emissioni di anidride carbonica ed è attualmente il principale inquinatore degli oceani al mondo[5]. Ecco perché molte aziende del fast fashion come Zara e H&M stanno ripensando le loro strategie di produzione e approvvigionamento. Secondo gli esperti Lectra, molte aziende stanno migliorando la composizione dei prodotti sostituendo un materiale alla volta con uno ecologico. Le librerie BOM sono cruciali in questo processo. Quanto più varie, strutturate e organizzate sono le informazioni sui materiali memorizzate nelle librerie BOM, tanto più facile sarà aggiungere nuovi dati e identificare i materiali da sostituire.

Che cosa devono fare oggi i product manager per garantire il successo delle loro aziende?

Per superare queste sfide, i product manager devono combinare le nuove tecnologie con le moderne tecniche di gestione per conferire più potere ai membri dei propri team. Una soluzione adottata dai manager di maggiore successo è stata garantire ai membri del team una maggiore visibilità dei dati per collaborare e comunicare più efficacemente, in modo da prendere decisioni migliori. I product manager non devono essere valutati solo in base al successo dei loro prodotti, ma anche per come gestiscono il loro staff. Impostare KPI attuabili, essere un buon ascoltatore e garantire il progresso delle carriere sono tutti aspetti fondamentali per coltivare un ambiente di lavoro sano per i membri del team.


[1] https://www.businessoffashion.com/articles/news-analysis/the-state-of-fashion-2020-coronavirus-update-download-the-report

[2] https://www.alleywatch.com/2017/07/why-some-fashion-brands-release-one-product-at-a-time/

[3] https://www.whichplm.com/fashion-fit-and-the-returns-covenant/

[4]https://www.mckinsey.com/~/media/mckinsey/industries/retail/our%20insights/measuring%20the%20fashion%20world/measuring-the-fashion-world-full-report.ashx

[5] https://www.businessinsider.fr/us/fast-fashion-environmental-impact-pollution-emissions-waste-water-2019-10

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