Analizzando i dati di Retviews, sappiamo che Guess era il brand con il minor numero di accessori nel suo mix di assortimento, con una gamma particolarmente ridotta di articoli vari, compresi guanti e sciarpe. Per quanto riguarda le calzature, Guess non era al passo con l'ondata di popolarità dei mocassini, oltre a essere privo di ballerine.
Come sottolineato da Nicolai Marciano, la nuova collezione di Guess mira a un ritorno alle origini. Nella stagione autunno/inverno 2022, assisteremo probabilmente a un aumento dell'outerwear e degli articoli in pelle e denim. Considerando i successi del brand nel lusso accessibile e negli accessori, riuscirà Guess a rivolgersi a un pubblico più ampio aumentando la sua quota di assortimento in questi segmenti?
Con Retviews i brand possono analizzare gli assortimenti della concorrenza per anticipare le tendenze in rapida evoluzione del fashion e i cambiamenti nella domanda dei consumatori. I brand possono anche determinare se sono in ritardo su una tendenza o rischiano di perdere importanti opportunità, identificando il posizionamento ideale della loro offerta.
Uso dell'inclusività a proprio vantaggio
I brand del lusso sono noti per la loro mancanza di inclusività, che si traduce in una gamma di taglie molto limitata, soprattutto nel comparto maschile. In questo modo, le aziende rinunciano a un'enorme fetta di mercato, che potrebbe essere estremamente redditizia. Basti pensare che nel 2021 il valore del mercato delle taglie forti per uomo era di 848,9 milioni di dollari. Nel 2018, i consumatori della Generazione Z rappresentavano un terzo delle vendite nel mercato delle taglie forti e, da allora, è probabile che questa percentuale sia ulteriormente aumentata. Se Guess intende rivolgersi più efficacemente alla Generazione Z, l'inclusività delle taglie dovrebbe essere un importate aspetto da tenere in considerazione.